La parodontologia studia i tessuti di sostegno dei denti che si dividono in tessuti molli (legamento parodontale e gengiva) e tessuti duri (cemento e tessuto osseo alveolare). Il nostro studio è specializzato proprio in tale disciplina, che si occupa delle patologie che interessano il parodonto, perciò chiamate malattie parodontali o parodontopatie: gengivite e piorrea sono i termini più comuni per questi disturbi, per cui si rende necessaria una pronta terapia. Ma come si cura la gengivite? Quali sono i rimedi e le cure adeguate per la piorrea? Se non trattate tempestivamente, infatti, le forme più gravi di parodontite possono portare alla perdita dei denti. Ecco una panoramica dei sintomi e dei fattori di rischio dedicate a tali patologie.
Cosa influisce negativamente sulla malattia parodontale?
Attenzione! Le malattie parodontali possono costituire un fattore di rischio in pazienti con malattie quali:
La malattia parodontale è una malattia causata dai batteri (placca batterica), ha più concause che assieme possono aumentare la probabilità che la malattia si verifichi tra cui il fumo o le malattie sistemiche e le malocclusioni dentarie.
Le modifiche anatomiche e la degenerazione del parodonto (tessuto di sostegno dei denti) sono conseguenze della malattia e portano a due possibili manifestazioni cliniche:
La recessione gengivale – gengiva abbassata che si evidenzia con i denti visibilmente più lunghi)
La tasca parodontale – gengiva nella posizione corretta, ma all’interno l’osso e l’attacco del dente si sono spostati verso la radice formando uno spazio vuoto chiamato tasca parodontale.
La malattia parodontale può presentarsi come gengivite o parodontite (piorrea).
Ogni dente e/o la zona interessata può essere colpita in maniera differente: minima, media, grave. Per questo è necessaria una diagnosi accurata e una valutazione precisa effettuata durante una visita dentistica con il parodontologo (dentista specialista) che esamina dente per dente l’incidenza della malattia e annota i risultati dell’esame stilando una dettagliata, apposita scheda parodontale personale del paziente.
Si calcola che il 40% della popolazione soffra di tale malattia in forma più o meno grave con un’elevata incidenza dopo i trentacinque anni di età.
Anche nei bambini questa malattia può insorgere ed è prevalentemente dovuta a un microrganismo: l’actinomices actinomicetemcomitans.
Altre condizioni possono favorirla come le cattive occlusioni o posizioni errate dei denti che agevolano la perdita di gengiva, o una scarsa igiene e conseguente deposito di placca e tartaro che causa infiammazioni e può aggravare le lesioni.
È consigliabile diagnosticare precocemente la malattia parodontale effettuando una visita odontoiatrica e intervenire se necessario consultando un dentista specializzato in parodontologia.
Nei casi meno gravi solitamente guarisce dopo una o più sedute di igiene orale e/o levigatura delle radici dei denti praticate nello studio dentistico a cura dell’igienista dentale o dell’ odontoiatra insieme ad opportuno trattamento antibiotico. Nei casi più gravi è necessario l’intervento chirurgico resettivo e/o rigenerativo praticato da un odontoiatra specializzato in parodontologia. Fondamentale è la collaborazione del paziente che si impegna ad osservare a casa una corretta igiene orale quotidiana e ad eseguire puntualmente i necessari controlli periodici dal dentista e relativa igiene orale di richiamo.
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